lunedì 3 giugno 2013

"Copia e incolla, non sarei riuscita a dirlo meglio..."

Sono passati quasi due mesi, ormai, da quando sei partito.
Sei andato lontano, per lavoro.
Mi hai detto di non aspettarti, di divertirmi.
Ma mi hai anche chiesto di venire a trovarti, di scriverti... mi hai promesso che non ci saremmo persi.
Mi hai promesso che non avremmo perso ciò che avevamo.

Ci sentiamo spesso, è vero...le solite frasi: "Come va?", "Com'è il tempo?", "Come passi le tue giornate?".
Quanti discorsi pieni di parole vuote.
Probabilmenteanche tu hai tante cose da dirmi, ma non riesci
O forse hai messo tutto da parte, come hai sempre fatto.
Per me è così: ho imparato da te.

Da quando sei andato via, infatti, è come se mi fossi inaridita.
Ho messo il mio cuore in stand-by e ho deciso di non pensare...non pensare a te, non pensare a noi. A quel noi che tanto ho amato, tanto ho aspettato e tanto dovrò aspettare per sapere se esisterà ancora.
Dio, quanto è difficile.
Non so nemmeno cosa voglio, ora. Anche perchè non so cosa vorrai tu (e nemmeno tu lo sai), quindi come posso pensare al nostro futuro?

Mi sono trincerata, nascosta dietro un muro.
Gli altri lo sanno, ma fingono che vada tutto bene.
O, almeno, l'hanno fatto fino a oggi.
Quando il tuo amico mi ha chiesto di te, credo di esser diventata pallida, forse ho anche balbettato. Ci ho messo qualche secondo per capire che lui aveva attraversato quella barricata invisibile che mi ero costruita con tanta cura.
Anche lui deve aver capito che non mi aspettavo quella domanda.
Nella stanza è calato il silenzio, mi fissavano tutti. Ora rido, se penso alle loro facce. Forse temevano che sarei scoppiata a piangere, che avrei detto: "Non lo so, non ci sentiamo più". In effetti, me l'hanno anche chiesto. No, ci sentiamo. Il problema è come, ma queste informazioni a loro non possono interessare.
A loro interessi tu, perchè sei tu il loro amico, il ragazzo fantastico che tutti adorano, il pagliaccio della situazione, ma anche l'amico più premuroso e sveglio che hanno. L'anima della festa, ma anche quello che sa sempre qual è la scelta giusta da fare.

Sempre, tranne quando si parla di noi.
L'hai detto tu, è una storia così semplice da essere la più complicata di tutte.
Già.
 Forse è proprio questo il motivo per cui non voglio pensare: in tutti questi anni, ogni volta che ho provato a programmare la mia vita per ottenere qualcosa da te, ho fallito; l'unica volta in cui ho deciso di lasciarmi travolgere dal caso, ho scoperto di aver ottenuto ciò che avevo smesso di desiderare.
Quindi, non mi resta che continuare su questa strada.
Ho anche smesso di piangere, sai? Sto migliorando.
Spero.

"Non devi avere paura. Non possiamo perdere qualcosa che è solo nostro e che nessuno ha mai toccato".

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