Da un po' di giorni mi ritrovo a discutere con i miei colleghi di università sulla eterna lotta sessista per la supremazia (di che non si sa).
Io ritengo che essere uomo abbia degli indiscutibili vantaggi:
1) Niente depilazione con ceretta e altri mezzi di tortura simili, a meno che vuoi non siate degli omoni palestrati che hanno il bisogno di sentirsi più lisci di un culo di bambino (permettetemi di inorridire D: )
2) Niente ciclo e affini! Ragazzi, sapete che affare? Oltre al fatto che si risparmia una barcata di soldi in assorbenti, non avete la scocciatura di 5 giorni di dolori e scazzi. Ok, forse di scazzi sì, se avete a che fare con un qualsiasi essere vivente di sesso femminile in fase mestruale.
3) Non avete problemi di molestie verbali, davvero fastidiose(una mia amica è stata apostrofata di recente con un "MIAAAOOO"in metropolitana ).
4) I capelli si asciugano prima, perchè teoricamente in media li avete più corti di noi donne.
5) Quando uscite la sera non dovete truccarvi e mettervi i tacchi. (sempre che non rientriate nella categoria "travestito")
Però - mi fanno notare i miei amici maschetti - anche essere donna è ha dei lati positivi. Quali?
Pare che abbia un grosso vantaggio economico nella vita di coppia, dato che per la società le donne fanno le mantenute.
E poi NOI donne abbiamo la scusa del sogno della cavalleria, per cui possiamo evitare di fare il primo passo in una relazione: sì, sarebbe bello, se non fosse che i maschietti di oggi sono così timidi o addormentati o pretenziosi che questo sogno diventa una vera utopia.
Ultima ma non ultima è "la teoria del rifiuto": mi dicono dalla regia che noi donne abbiamo un grosso privilegio, che sia chiama "poter dire no a una richiesta di appuntamento", mentre gli ometti si sentono in dovere di accettare proposte anche di cessi a pedali. La cosa mi turba, ma visto il punto precedente potrebbe essere vero; me lo sapete confermare?
Tirando le somme, ci sono ingenti benefici da entrambe le parti. In ogni caso, vivete bene la vostra vita.