martedì 10 gennaio 2012

Così parlò l'uomo-pignatta

NOTA PER IL LETTORE: Questo post contiene acidità, insofferenza e un pizzico di frustrazione, derivanti da una serie di eventi che hanno travolto l'autrice nelle ultime settimane.
Buona lettura.


Oggi voglio soffermarmi su alcune espressioni che, per me, rappresentano delle vere idiosincrasie linguistiche. Mi riferisco soprattutto a frasi di circostanza che vorrei fossero estirpate da questo e da ogni  altro universo possibile.

"Ti vedo bene!"
Cosa mi stai cercando di comunicare? Che il mio aspetto non ti nausea? Che hai un'ottima vista? Che sembro sì un essere umano, ma non degno di un più sentito apprezzamento? Cosa???
Quando sento questa frase penso sempre che se TU, mittente, hai avuto la necessità di comunicarmi questo messaggio, probabilmente è perchè in un passato non troppo remoto NON MI VEDEVI BENE.
Insomma, è come se mi dicessi: "Ciao! L'ultima volta che si siamo visti eri un roito, ma ora sembri leggermente migliorata. Complimenti". Grazie.
Da evitare, almeno quanto "Sei davvero molto molto dimagrita dall'ultima volta! Stai benissimo!" - soprattutto se l'autostima dell'interlocutore è legata alla sua massa corporea.

"Non te la prendere, sto cercando di sdrammatizzare"
Se "me la sto prendendo", mi pare evidente che il tuo "sdrammatizzare" NON ERA RICHIESTO.

"Ma ora non abbatterti!".
Le circostanze che portano all'epifania di questa frase dovrebbero farne capire l'inutilità:
1) Tu mi vedi GIA' triste, per cui la tua frase non può sortire il suo effetto; apprezzo il pensiero, ma sarebbe stato meglio un "Dai, fatti passare questa tristezza e vieni a ubriacarti con me".
2) Tu PENSI che io sia triste, ma magari sto solo meditando sui problemi dell'umanità e/o non ho voglia di fare il pagliaccio Baraldi con te. Apprezzo di nuovo il gesto, ma fatti i cactus tuoi.
3) Tu ritieni sciocca la questione per cui io potrei rattristarmi, e cerchi di dissuadermi; non apprezzo il gesto e fatti i cactus tuoi.
Poi, "abbatterti"?? Sono forse un albero con istinti masochisti?

"Cribbio!".
Non commento, mi limito ad aborrire.

"Ti trovo in forma!"
NO.
"In forma". QUALE forma? Anche "rotondo" è una forma. Anche un dugongo ha una forma. Qualunque oggetto/persona/animale/pianta che abbia una consistenza solida ha una qualche dannatissima forma.
Poi, "mi trovi"? Perchè, secondo te mi stavo nascondendo? Purtroppo mi hai trovato, spero di essere più fortunata la prossima volta.

Finisce la mia top five di "Espressioni per cui il mio prossimo dovrebbe essere trasformato in una pignatta".
Consideratevi avvisati.

6 commenti:

  1. Oddio le frasi di circostanza, che orrore! Ci aggiungerei anche "chi non muore si rivede" e "che si dice/che mi racconti", se le sento è scazzo assicurato.

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  2. Concordo! Quando le sento oscillo tra il panico e l'isteria ed è sempre arduo cercare di non malmenare il mio interlocutore.

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  3. E perché non citare anche il "Com'é?" quando qualcuno vuole sapere come stai? -.-

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  4. Quando sento il "com'è?" ho sempre l'impressione di trovarmi alla presenza di un essere mononeuronico. Brrrrrrrr

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  5. Haha, le frasi di circostanza, o frasifatte, come si vogliano chiamare, odiose comunque!

    Ps. Hai un template che invidio tantizZzimo! I ♥ miao!

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    1. Grazie xD (la mia ignoranza in fatto di termini informatici mi ha obbligato a cercare su wikipedia il significato di "template" D: )

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